40 g acqua
un pizzico di sale
zucchero semolato q.b
La sfoglia deve essere larga circa 10 cm e con un taglia pasta, o con un coltello affilato ricavare delle stricioline di pasta. Con le mani farne dei bastoncini, e allungandoli come si fa per i grissini stenderli fino a circa 15 cm di lunghezza. Avvicinare le estremità dando ai torcetti la classica forma a goccia. Trasferirli su una teglia ricoperta di carta da forno. Una volta esaurito l’impasto spennellare i torcetti con acqua tiepida e “tuffarli” in abbondante zucchero semolato in modo che siano ben ricoperti di zucchero da entrambi i lati.
Posizionarli nuovamente sulla teglia e così farli riposare per almeno un’oretta, poi infornare in forno caldo (180°) per circa 15 minuti… o fino alla caramellizzazione della superficie del biscotto.
gwendy says
ma che bella ricetta!!!Assomigliano molto alle chiacchiere che facciamo noi qui in Umbria (da non intendersi quelle rettangolari),solo che le nostre sono a forma di ventaglio e vengono fritte.
Elisa says
Oh sì che buoni!!! Ti rubo la ricetta e li farò 🙂
Betulla says
Gwendy cara, questa mi mancava! Conosco solo le chiacchiere di carnevale (quelle rettangolari e frastagliate)…adesso faccio uno dei miei giretti di ricognizione sperando di incontrare questa curiosità!!!ci sono sul tuo blog? vengo a cercare da te…
Betulla says
Ahh lo sapevo che da buona piemontese avresti apprezzato i torcetti caramellati…sono contenta che ti ispirino…
Giulia says
Dalla foto sembrano molto ma molto simili anche ai miei torcetti del cuore, che faceva una panetteria poco distante da Lanzo e che acquistavamo quando con i miei andavamo in montagna nelle valli di Viù.
Per paura di andare incontro a una delusione non ho mai provato a replicarli, anche se anch'io ho un nutrito archivio di ricette: con più o meno burro, con lievito di birra o senza, addirittura qualcuna con la birra nell'impasto… Ma ora che ho visto questi credo proprio che non resisterò all'idea di provarli! Grazie!
Cake Design Accessori says
Salve
mi chiamo Marijane e mi occupo di creazioni siti dinamici e e-commerce.. noto che voi avete un sito , per cui volevo informarla delle nostre offerte.. sulle grafiche, loghi e tanto altro (seo, marketing)..
ovviamente senza impegno..
Le linko il sito e se vorra' maggiori info noi siamo qui..Abbiamo un offerta su una grafica per sito come il suo shop online e realizziamo seo per posizionare il suo sito su motori di ricerca con parole chiave per avere maggiori vendite..
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Valeria Della Fina says
I torcetti.. croce e delizia! Deliziosi ma croce del girovita perchè ne mangerei a quintali!! Un bacione 🙂
consuelo tognetti says
Adoro i tuoi racconti e adoro questi dolcetti 🙂
Buon we cara e a presto <3
Daniela says
I torcetti, proprio questi sottili, bruni e appiccicosi di caramello, che faceva il panettiere dietro casa mia a Torino, quando ero bambina, che nostalgia! Davvero le mie madeleines!!
Non vivo più a Torino da decenni, ma continuo a cercare quel gusto e quella croccantezza comprandoli in posti diversi ogni volta che vado a Torino e chiedendo ad amici e parenti che vivono in Piemonte di mandarmene un pacchetto ogni tanto. Ma è sempre una delusione, anche quelli delle più rinomate pasticcerie non sono affatto i “miei” torcetti. Ormai li fanno gonfi e burrosi, senza caramello ma ricoperti di zucchero semolato e addirittura di cioccolato! Ottimi, per carità, ma non sono loro!
Certamente quelli del panettiere dovevano essere molto più semplici, come i tuoi, cara Betulla, che proverò quanto prima! Grazie di aver confermato che non sono i miei ricordi a rendere diversi i torcetti di un tempo!!!
Laura says
Io li ho trovato identici ai miei torinesi al supermercato In’s di Padova solo quello di piazza Mazzini. Una emozione per me.
Monica says
Ciao Beatrice! Proverò la tua deliziosa ricetta! Grazie! Vorrei chiederti dove posso acquistare un tagliapasta come il tuo. Graxie
Un sorriso
Monica
Betulla says
Ciao Monica, grazie mille per il commento! i torcetti non sono difficili da fare in casa: la parte più complicata è riuscire a farli caramellare a dovere! 😉 Per il tagliapasta in acciaio lo trovi nei negozi di casalinghi più forniti (anche sotto il nome di Tarocco o di Raschietto), ed è davvero utile per lavorare bene sulla spianatoia in legno e tenerla pulitissima! Non so di dove sei, comunque per Torino ti consiglio il negozio di forniture alberghiere Siccardi che è in centro ed è fornitissimo, altrimenti lo trovi tranquillamente on line (tipo su Amazon&C.) di forme, misure e prezzi diversi. Esistono anche in plastica (ad es. della Tescoma), o misti con la lama in acciaio e la maniglia di plastica (della Paderno)…ma io per pane, pasta fresca, lievitati & affini (dolci e salati) mi trovo meglio con quello completamente in acciaio…(che si può anche mettere in lavastoviglie). Fammi sapere se lo trovi, o se posso darti maggiori indicazioni…a presto, e buoni impasti!